Università
della
Svizzera
italiana
Accademia
di architettura
Istituto di storia e teoria dell'arte e dell'architettura

 
 

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Esito conclusivo del programma di ricerca internazionale Lettres d’artistes. Pour une nouvelle histoire transnationale de l’art, XVIIIe-XIXe siècles, questo volume esplora le corrispondenze degli artisti quale fonte di una (nuova) storia dell’arte che privilegia un’ottica transnazionale. I saggi qui riuniti pongono in primo piano la natura dialogica della lettera, strumento in grado di collegare luoghi e tenere unite persone lontane, ma anche di suggellare nuovi incontri (o scontri) tra culture, cose, lingue diverse. La prima sezione Incontri, transiti, geografie, che propone una storia dell’arte intesa come storia di attraversamenti di spazi e confini, ripercorre la costruzione di reti intellettuali e culturali tra artisti e tra istituzioni, attraverso le quali emerge un nuovo discorso sull’arte e sul ruolo dell’artista. Nella seconda sezione Generi e tipologie si analizzano i formati e i linguaggi delle lettere d’artista, incluse tipologie sin qui poco indagate quali i carteggi familiari o le lettere di presentazione e raccomandazione, come occasioni di definizione delle identità professionali e come pratica sociale. Infine la terza sezione, La lettera come patrimonio nazionale, è dedicata alla fortuna o sfortuna materiale e intellettuale delle lettere d’artista, al fenomeno ottocentesco dell’ingresso degli epistolari artistici nelle raccolte pubbliche, alla formazione delle autografoteche, all’utilizzo degli epistolari nella trama narrativa delle biografie artistiche.

Lettere d'artista. Per una storia transnazionale dell'arte (XVIII-XIX secolo)
a cura di Giovanna Capitelli, Maria Pia Donato, Carla Mazzarelli, Susanne Adina Meyer, Ilaria Miarelli Mariani
Cinisello Balsamo (MI): Silvana Editoriale, 2022
Biblioteca d'arte, 73
Brossura con alette 
16.5 x 24 cm, 360 pagine, 85 illustrazioni
ISBN 9788836648993
€ 26.00 

Il nuovo numero monografico di Versants. Rivista svizzera delle letterature romanze è dedicato all’orizzonte della fototestualità nella cultura contemporanea (secoli XX e XXI) di lingua italiana, radunando voci provenienti dalla critica letteraria e fotografica e dall’ambito della creazione. 

Con contributi, fra gli altri, di Andrea Cortellessa, Tiziana Serena, Antonella Anedda, Giorgio Falco e Sabrina Ragucci, e con un’intervista a Olivo Barbieri, a cura di Marco Maggi e di Vega Tescari.   

Una parte dei contributi qui pubblicati sono nati nel contesto del Quarto Congresso svizzero di storia dell’arte tenutosi a Mendrisio dal 6 all’8 giugno 2019 e organizzato dall'Associazione svizzera degli storici e delle storiche dell'arte (ASSSA) e dall'Istituto di Storia e Teoria dell’Arte e dell’Architettura (ISA - Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana).

Versants, 68:2 (2021): Fototestualità
a cura di Sara Garau, Marco Maggi, Vega Tescari
Bern, Bern Open Publishing, 2021
Link alla pubblicazione


 

Pietro Lingeri è una delle personalità più significative e autorevoli del razionalismo italiano che, insieme a Giuseppe Terragni, ha guidato la ricostruzione di Milano nel secondo dopoguerra. La sua opera è analizzata nel libro con scritti di architetti, storici e critici dell’architettura che promuovono una lettura rigorosa, stratificata e innovativa del suo lavoro, restituendo il contesto storico in cui era attivo, la sua poetica e ricerca, le collaborazioni artistiche e architettoniche così come l’influenza sul disegno urbano.
Il volume è articolato secondo una scansione tematica che analizza molteplici aspetti della progettualità di Lingeri, come la capacità di accogliere e reinterpretare stimoli diversi, giungendo a risultati personali e in anticipo sui tempi, nonché l’attenzione e la curiosità verso l’universo dell’arredamento.
Ampio spazio è poi dedicato alla produzione relativa al secondo dopoguerra, sottolineando l’idea di una continuità metodologica rispetto alla lezione del Movimento Moderno, nonché la ricorrenza della dimensione del cantiere e del ponteggio che hanno rappresentato per lui un modus operandi costante.

Pietro Lingeri. Astrazione e costruzione
a cura di Gabriele Neri 
Milano: Electa, 2021
20 x 30 cm, 240 pagine
ISBN 9788892821415
€ 34.00 

A cento e uno anni dalla sua nascita, l’architetto e designer milanese Vico Magistretti (1920-2006) è celebrato nel Palazzo dell’Arte di Milano, luogo in cui mosse i primi passi di una lunga e proficua carriera, con una mostra monografica che intende creare un dialogo tra i diversi ambiti dell’intera sua opera. L’esposizione, organizzata con la collaborazione della Fondazione studio museo Vico Magistretti, e il volume, hanno come oggetto il prezioso patrimonio di disegni, schizzi, modelli, fotografie, video, prototipi e pezzi originali conservati nell’Archivio Magistretti, insieme a materiali provenienti dagli archivi di aziende, istituzioni e privati.
Suddivisa in sezioni tematiche, l’opera di Vico Magistretti viene presentata per la prima volta in maniera unitaria e intrecciata, al fine di restituire l’ampiezza della sua attività e offrendo così un’interpretazione critica aggiornata ed estesa oltre la celebrazione delle sue icone più famose: dall’allestimento di mostre al disegno urbano, dall’arredo al design del prodotto, dalla prefabbricazione all’architettura degli interni, dalla committenza borghese alle “case per tutti”, dai materiali tradizionali a quelli industriali, dal rigore geometrico agli espressionismi figurativi.

La narrazione intorno alla figura di Vico è completata da un ciclo di testimonianze e omaggi che ne confermano il carattere innovativo e la grande influenza esercitata sulle giovani generazioni di progettisti.

Vico Magistretti. Architetto milanese
a cura di Gabriele Neri
Milano: Electa, 2021
20 x 30 cm, 256 pagine
ISBN 9788891890092
€ 34.00 

Il volume ha come oggetto la colonia Olivetti a Brusson, in Valle d’Aosta, costruita su progetto degli architetti Leonardo Fiori e Claudio Conte. Esempio emblematico delle politiche sociali di Adriano Olivetti, questo edificio rappresenta un caso di studio eccezionale per diversi motivi. I progettisti furono selezionati dopo un concorso che vide la partecipazione, nel 1956-1957, di oltre trenta professionisti, tra cui Carlo Scarpa, Marcello D’Olivo, Vico Magistretti. L’analisi dei progetti in gara offre dunque uno spaccato dell’architettura italiana, chiamata a cimentarsi con temi complessi e innovativi. Da un lato, il contesto alpino richiese una profonda riflessione sul rapporto tra architettura e ambiente naturale; dall’altro lato, l’aggiornamento delle teorie educative implicò la ridefinizione di una tipologia – la colonia – che il fascismo aveva caratterizzato a fini propagandistici. Nella colonia di Brusson si mise inoltre a punto un inedito sistema di prefabbricazione che si ripeterà, ogni volta aggiornato, in numerosi edifici negli anni successivi.

La Colonia Olivetti a Brusson

Ambiente, pedagogia e costruzione nell'architettura italiana
Gabriele Neri
Officina Libraria
cm 20 x 25, 208 pagine, 100 illustrazioni in bianco e nero e colori
ISBN 9788833671321
€ 28.00 

Nelle molte storie finora scritte su Pier Luigi Nervi, uno degli ingegneri e architetti più celebri del XX secolo, l’Africa è rimasta un contesto totalmente inesplorato. Eppure, tra il 1964 e il 1980 lo Studio Nervi sviluppa una fitta rete di contatti in questo continente. Vi sono edifici costruiti, ma anche tante iniziative che, seppur rimaste sulla carta, svelano un sorprendente mosaico di relazioni in Sudafrica, Costa d’Avorio, Libia, Congo, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Tanzania e Algeria.
Le vicende delle opere africane gettano luce sul sofferto passaggio dalla fase epica – ormai in fisiologico esaurimento – dello Studio Nervi a quella contrassegnata dall’autonomia manageriale ed espressiva dei figli, sullo sfondo di una profonda trasformazione della pratica professionale. 

Come scrive Ana Tostões nell’introduzione, «oggi abbiamo la consapevolezza di dover includere l’Africa tra le geografie dei nostri sforzi per raggiungere una comprensione globale della “diaspora moderna”».

Pier Luigi Nervi in Africa
Evoluzione e dissoluzione dello Studio Nervi 1964-1980
Gabriele Neri, Micaela Antonucci
Quodlibet
cm 14 x 21.5, 264 pagine, brossura con bandelle, illustrazioni a colori e in bianco e nero
ISBN 9788822906083
€ 24.00

L’analisi del fenomeno della copia e della riproducibilità artistica è un argomento di crescente interesse nel contesto degli studi storici più recenti volti a recuperarne quei valori e significati a lungo negati dalla critica del Novecento. Il volume si propone di inquadrarne il ruolo nelle arti figurative della prima età moderna dal punto di vista delle fonti testuali, dalla storiografia artistica alla trattatistica tecnica, tra primo Umanesimo e Illuminismo. Lo sguardo proposto mira a leggere copie e riproduzioni ponendo a confronto le riflessioni nell’ambito specifico della letteratura artistica con quelle offerte dalle altre discipline umanistiche, dalla letteratura antica e moderna, alla teoria dell’architettura, e al contempo mira a ricontestualizzare e a restituire le riflessioni critiche e materiali sulla copia tra Italia, Spagna e resto d’Europa, indagando anche fonti e casi di studio sino ad oggi meno noti.

Leggere le copie
Critica e letteratura artistica in Europa nella prima età moderna (XV-XVIII secolo)
a cura di Carla Mazzarelli e David García Cueto

Artemide

cm 17 × 24, 296 pagine, illustrazioni in bianco e nero

ISBN 9788875753313
€ 30.00

Il carteggio d’artista raccoglie trentuno saggi dedicati alle lettere d’artista in epoca moderna. In una prospettiva transnazionale, studiosi e gruppi di ricerca europei si sono interrogati sulle potenzialità delle corrispondenze di pittori, scultori e architetti che la storiografia sette-ottocentesca ha reso riconoscibili come fonte per la storia dell’arte. I saggi qui riuniti ne indagano le tipologie, i modelli storiografici e letterari, privilegiando una lettura volta all’analisi delle dinamiche e ai fenomeni di irraggiamento prodotti dai soggiorni di lunga e media durata degli artisti nella capitale pontificia. 
Da Bellori a Francesco Albani, da Algarotti a Bottari sino a Goethe, Winckelmann, Flaxman, Johann Martin Wagner e Giovanni Costa, i saggi intrecciano da cronologie e prospettive geografiche differenti le potenzialità di una fonte la cui autonomia era stata riconosciuta nel 1821 dal Catalogo ragionato dei libri d’arte di Leopoldo Cicognara. L’esperienza del paesaggio attraversato e la sociabilità, le pratiche di formazione dei giovani studenti dentro e fuori le accademie, così come gli scambi orizzontali artista-artista e la corrispondenza artista-committente: nelle indagini raccolte i percorsi delle missive da Roma o verso Roma disegnano la rete epistolare che tra Età dei Lumi e seconda Restaurazione fu determinante per la circolazione di modelli, opere e artisti ben oltre i confini dello Stato Pontificio.

Il carteggio d'artista
Fonti, questioni, ricerche tra XVII e XIX secolo
A cura di Serenella Rolfi Ožvald e Carla Mazzarelli
Cinisello Balsamo (MI): Silvana Editoriale, 2019

Collana Biblioteca d'arte, 59
Brossura con alette
17 x 24 cm, 432 pagine, 200 illustrazioni
ISBN9788836641468

€ 24.00

Gottfried Semper (1803-1879) ha svolto un ruolo importante nel panorama europeo. Nato a Amburgo nel 1803, si è formato a Gottinga, Parigi, Roma e Atene. Dopo aver esordito a Dresda, la sua carriera professionale prosegue brillantemente a Zurigo e Vienna. Da fedele repubblicano combatte sulle barricate del 1849. Successivamente, fu costretto all’esilio a Parigi e, soprattutto, a Londra. L’Opera di Dresda (la Semperoper), il Politecnico di Zurigo o il Kaiserforum nel Ringstrasse di Vienna costituiscono alcuni degli esiti più rappresentativi della sua produzione architettonica.

Lo scopo del presente libro risiede nel tracciare per la prima volta un quadro completo della personalità di Semper, fornendo una vera e propria biografia sulla base di un’accurata lettura della sua corrispondenza personale conservata presso l’archivio del gta dell’ETH di Zurigo. Il lavoro progettuale e teorico di Semper è dunque analizzato alla luce del suo percorso esistenziale e della storia culturale del XIX secolo.

Gottfried Semper. Architekt und Revolutionär
Sonja Hildebrand
Darmstadt: wbg Theiss, 2020

14,5 x 21,7 cm, 256 pagine, 30 illustrazioni

ISBN: 978-3-8062-4125-9
€ 32.00


 

“Far vedere” è l'atto fondamentale e costituitvo del progetto storiografico di Jean-Baptiste Séroux d'Agincourt (1730-1814): la sua Histoire de l'Art par les monuments depuis sa décadence au IVe jusqu'à son renouvellement au XVIe siècle fu infatti corredata di un ricchissimo apparato di incisioni offrendo alla comunità scientifica un primo corpus illustrato del patrimonio artistico medievale. Il presente volume, frutto del Convegno internazionale per il Bicenteneario della morte di Séroux d'Agincourt organizzato dalla Bibliotheca Hertziana - Istituto Max Planck per la storia dell'arte e dall'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, analizza l'apporto di Séroux d'Agincourt alla documentazione e storicizzazione dell'arte dei secoli della “Decadenza” sotto diversi aspetti, dalla “invenzione” e riscoperta dei primitivi, al disegno e alla riproduzione grafica dell'opera d'arte come strumento di ricerca, al libro d'arte e il suo mercato nel contesto Europeo. Attraverso i vari interventi sono pertanto affrontati problemi centrali della storiografia dell'arte nei quattro decenni a cavallo del 1800, durante i quali, sullo sfondo degli importanti rivolgimenti politici e sociali, la storia dell'arte si trova in una fase di passaggio da una prassi prevalentemente amatoriale - e aristocratica - verso una professionalizzazione e istituzionalizzazione come disciplina accademica. 

Séroux d'Agincourt e la storia dell'arte intorno al 1800
a cura di Daniela Mondini
Campisano Editore
Quaderni della Bibliotheca Hertziana
16,5 x 24 cm, 432 pagine, con oltre 170 illustrazioni a colori. 

ISBN 978-88-85795-21-1
€ 60.00